Dal vero nome alla sua prima storia importante: ecco chi era Raffaella Carrà, un mito intramontabile della tv. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla sua vita.
Raffaella Carrà è stato uno di quei nomi che parlano da soli: è stata di una delle donne italiane più famose nel mondo dello spettacolo, della televisione e della musica. Ma non c’è solo questo nella sua strabiliante e inarrestabile carriera: ha fatto anche la doppiatrice ed è stata autrice di tanti programmi per la televisione. Tutto questo non riesce a fare un cerchio della sua vita e dell’apporto che ha dato all’Italia in 5 decenni. Con la sua scomparsa, annunciata il 5 luglio 2021, all’età di 78 anni a causa di una brutta malattia, ha lasciato un vuoto indelebile nel cuore degli italiani.
Dagli anni Sessanta a oggi Raffaella Carrà è diventata una vera e propria icona, ma che cosa si nasconde dietro al personaggio televisivo? Scopriamo chi era davvero, tra biografia e vita privata…
Chi era Raffaella Carrà: la biografia
Raffaella Carrà è nata a Bologna, sotto il segno dei Gemelli, il 18 giugno 1943. Il suo talento poliedrico le ha permesso di vestire i panni di attrice, conduttrice ma anche quelli di cantante e showgirl. Un profilo completo attraverso cui farsi conoscere ed entrare, a pieno titolo, nel cuore degli italiani…ma non solo!
La Carrà è stato un personaggio amatissimo anche all’estero, soprattutto in Spagna, e dagli anni 60 ha iniziato un percorso incredibile, fatto di fama e professionalità. È stata anche una ballerina, e il suo Tuca Tuca è uno degli evergreen della canzone internazionale.
La vita privata di Raffaella Carrà: compagno e figli
Nel cuore della soubrette ci sono stati alcuni amori importanti, certamente uno dei più celebri quello per Gianni Boncompagni. Il regista è stato suo compagno dal 1969 al 1980!
Si è poi legata al coreografo Sergio Japino, conosciuto durante una tournée in Spagna. Anche questa relazione, però, è naufragata, e la splendida Raffaella Carrà non ha mai avuto figli. Non è mai stata sposata, e si è sempre detta senza rimpianti dal punto di vista sentimentale. Inoltre, ha avuto diversi altri flirt: da Frank Sinatra, che la corteggiava sul set del film Il colonnello Von Ryan, con Little Tony per un periodo; e anche con il calciatore della Juventus Gino Stacchini, relazione questa durata 8 anni.
Nonostante la sua fama, non ha mai avuto un profilo Instagram ufficiale. Tuttavia esistono tantissime fanpage su Instagram, che mostrano tantissimi scatti meravigliosi… anche di Raffaella Carrà da giovane!
La morte di Raffaella Carrà e la malattia
Il 5 luglio 2021 è stata annunciata da Sergio Japino la sua morte, all’età di 78 anni, via social. Il Messaggero ha poi riportato che la Carrà soffriva da qualche tempo di una malattia.
In seguito si è scoperto essere un tumore ai polmoni il brutto male che la affliggeva, come rivelato a 48 ore dalla morte dal Dott. Giovanni Mangiaracina dell’Università La Sapienza, intervenuto a Radio Cusano Campus.
Dove viveva Raffaella Carrà
Raffaella non ha mai perso occasione di ricordare le sue origini bolognesi, luogo a cui la Carrà è stata davvero legata e che porta nel cuore. Tuttavia, all’età di 8 anni si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia Nazionale di Danza e al Centro Sperimentale di Cinematografia, e ha continuato a vivere lì fino alla sua morte.
È stata anche vicina di Renato Zero, però per quanto riguarda la casa delle vacanze. Entrambi infatti pare abbiano una residenza a Cala Piccola, sul Monte Argentario al quale era molto legata.
Raffaella Carrà: il patrimonio
Difficile ad oggi fare una stima esatta di quanto abbia guadagnato la Carrà durante la sua carriera, costellata da successi televisivi, discografici e non solo. Ci può venire in aiuto però La Repubblica, che nel 2001 pubblicò una lista delle donne italiane più ricche in assoluto.
In questa classifica Raffaella figurava 58esima, preceduta da Maria De Filippi.
Raffaella Carrà: 15 curiosità
– Il vero nome era Raffaella Maria Roberta Pelloni! Il padre era il gestore di un bar a Bellaria. La mamma, Iris Dellutri, era di origini siciliane.
La storia della sua infanzia è particolare: “Io sono cresciuta senza un padre. Era danaroso ma troppo playboy e mia madre divorziò nel 1945. Oggi, quando si parla delle adozioni a coppie gay ma anche etero, faccio un pensiero: ‘Ma io con chi sono cresciuta?’ Mi rispondo: con due donne, mia madre e mia nonna. Facciamoli uscire i bambini dagli orfanotrofi, non crescono così male anche se avranno due padri o due madri. Io le ho avute. Sono venuta male?“, raccontò al settimanale Il Venerdì.
– La nonna aveva una gelateria dove ha trascorso la sua infanzia, in seguito alla separazione dei genitori…
– A 8 anni è partita alla volta di Roma, dove ha studiato presso l’Accademia Nazionale di Danza e al Centro Sperimentale di Cinematografia.
– Il suo nome d’arte le fu consigliato dal regista Dante Guardamagna, associando il nome vero, Raffaella, al cognome del pittore Carlo Carrà!
– I passi del suo celebre Tuca Tuca sono stati copiati… da Madonna in persona!
– Nel Bel paese era nota con lo pseudonimo di ‘Raffa Nazionale’, e attraverso il suo show Carramba ha portato la tv italiana in giro per il mondo!
– Era molto religiosa, tanto che andava spesso in forma privata da Padre Pio. Dopo la sua morte le sue ceneri sono passate in pellegrinaggio proprio in quelle terre prima di arrivare nell’Argentario.
– Sapete che è stata definita icona gay? Alcuni dei suoi brani, infatti, sono un leitmotiv delle serate e delle manifestazioni per i diritti del mondo Lgbt, e nel 2017, a Madrid, nel corso del Gay Pride è stata eletta “Icona mondiale del mondo omosessuale”.
– Non tutti lo sanno ma ha avuto una grande passione anche per il calcio, ed è stata una tifosa della Juventus! Non amava molto i social, e non possiede un profilo Instagram.
– Il fratello Renzo è morto all’età di 56 anni. L’artista è legatissima ai nipoti, figli di lui, Matteo e Federica.
– Come riporta il settimanale Oggi, avrebbe sofferto di un complesso dovuto alle sue labbra carnose ma soprattuto all’altezza. Per avvicinarsi a Mina, infatti, avrebbe usato zatteroni con una zeppa altissima!
-Nel novembre del 2020, sul The Guardian, la Carrà è stata definita “icona culturale nazionale” oltre che personaggio rilevante per l’Italia nel processo di emancipazione femminile. Tutto questo in occasione dell’uscita del musical di Nacho Álvarez, “Explota Explota”, incentrato proprio sulle canzoni della Raffaella nazionale.
-Dopo la sua morte, subito la città di Madrid si è mobilitata per dedicarle una piazza: in Spagna Raffaella era amata e ammirata tanto quanto in Italia.
-Dopo la sua morte è emerso che pochi mesi prima del suo addio si era mobilitata per la Confraternita di Porto Santo Stefano donando loro un prezioso immobile. Non aveva voluto alcuna pubblicità ma dopo i suoi funerali la notizia è venuta alla luce: un modo per sottolineare ancora di più il suo buon cuore.
-Ha scritto anche un libro di ricette, dal titolo Le ricette di Raffaella.